Corallo rosso

Si rigira tra le mani la carta bancomat . Quel bancomat del suo “coinquilino gentile” che si accolla tutte le spese e che, generosamente, le consente di usarlo.

 

Comincia a fissarlo, quel rettangolino azzurro e pian piano lo vede trasformarsi in una grossa lametta da barba. Affilatissima. Di quelle di una volta, col bel disegno caratteristico.

 

La prende tra l’indice e il pollice e, senza rendersene conto, delicatamente, la fa scivolare sui polsi sottili. Altrettanto delicatamente, un fregio vermiglio si ramifica sulle sue braccia. Corallo rosso. La ramificazione, tiepida, densa, scende lungo le sue gambe e, intorno a lei, i contorni si fanno sfocati, ciò che la circonda ondeggia e lei galleggia leggera e libera in un limbo dorato.

 

Poi, più nulla.

 

Ora, quel bancomat servirà a qualcun altro.

 

(Rossana Bonadonna)