Dentro un quadro

Una giovane donna si avvicina a un quadro e interessata l’osserva. Continua il suo giro nel museo, ma quel dipinto l’ha colpita particolarmente, si sente attratta da esso, ritorna sui suoi passi, si siede dinanzi e continua a guardarlo, lo fissa intensamente. Quella fanciulla a lei somigliante, intenta a leggere un libro, dal volto aggraziato, ha qualcosa di familiare. Socchiude gli occhi e si ritrova dentro il quadro ripercorrendo un vissuto a lei noto.

La giovane donna seduta era lei alcuni secoli fa, a Parigi.

Diciottenne, bella, di nobile famiglia trascorreva le sue giornate leggendo. Aveva una gran forza d’animo che la rendeva ancora più affascinante e attraente.

Clodine, questo era il suo nome, destinata a sposare un uomo che non amava, si ribellò ai suoi e lasciò la famiglia, trasferendosi da un’amica in un’altra città.

Con lei fondò un salotto letterario, dove si riunivano molti scrittori e studenti. Divenne piuttosto famosa, ma la tisi la portò via in breve tempo.

La donna del museo aprì gli occhi e si ritrovò a guardare il quadro come una comune mortale. Cosa era accaduto?

Un’esperienza così non capita tutti i giorni.

Confusa, tornando verso casa ripensò a Clodine e alla sua

vita, Stranamente anche lei aveva deciso di vivere da sola, lasciare la sua città e occuparsi di libri. Però lei non solo li leggeva, ma li restaurava. Qualcosa, un sottile filo legava le due donne.

 

Lucrezia Bisceglie