Ieri e oggi

I quadretti di un piccolo quaderno come finestrelle aperte. Ciascuna è un invito ad entrare. Come in un gioco di specchi, la pagina si frantuma in mille frammenti. Sono attratta, ingoiata e mi ritrovo bambina in riva al mare: quel mare, non bello ma così caro. Ripercorro le strade ancora non asfaltate, i grandi spazi con le pinetine e con i cespugli di rovi dove raccoglievamo le more. Mi ritrovo sulle dune di sabbia ricche di conchiglie. Non sapevo allora, che nel tempo tutto questo sarebbe scomparso, ingoiato e annientato da palazzi, supermercati e automobili, automobili, automobili a perdita d’occhio.

Torno davanti al mio quaderno e un’altra finestrella mi attrae, risucchiandomi. Una macchina fotografica di valore, prestata, un esposimetro e un Feininger. Scatti, provini, una mostra, complimenti, battimani. E dopo? Nulla. Le finestrelle del mio piccolo quaderno mi restituiscono, dopo, inesorabilmente a un oggi confuso.

 

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Dove avrei voluto andare e dove sono, invece, andata?

 

(Rossana Bonadonna)