Il mistero di Marika

Marika era una grande lettrice, leggere le procurava un immenso piacere, trascorreva gran parte del suo tempo nelle librerie, una in particolare di cui era un’affezionata cliente. Un giorno entrò come al solito e fu colpita dalla nuova disposizione dei libri negli scaffali e da un giovane ragazzo dallo sguardo penetrante, al posto di Alfred il vecchio proprietario. Cercò di capire cosa fosse accaduto, ma il ragazzo preso dal suo lavoro, non le prestò attenzione. Si guardò attorno e si ritrovò in un angolo particolare della libreria, dove c’erano libri usati.

Marika pensò: chissà quante mani avranno sfogliato questi libri e quante storie dietro ognuno di loro…

D’improvviso un titolo la incuriosì: Marika e il suo mistero.

Spinta da una voce interna che la obbligava a prenderlo, lo sfogliò con attenzione, si diresse verso la cassa, decisa ad acquistarlo. La libreria improvvisamente era vuota, guardò l’ora non era ancora quella di chiusura, cosa stava accadendo? Atterrita si diresse verso l’uscita, ma la porta era bloccata. Marika era sola e tra le mani stringeva quel libro che le procurava un senso di gioia e sgomento allo stesso tempo.

Dedita da anni alla meditazione, decise di mantenere la calma, il telefono non aveva linea e aveva dimenticato il suo cellulare a casa. Non c’era altra soluzione che sedersi, leggere e attendere l’indomani. Man mano che andava avanti nella lettura, scopriva che la Marika del libro era simile a lei, anzi alcuni eventi della sua vita erano descritti con minuzia di particolari.

Si ritrovò a vivere in un luogo a lei inconsciamente noto, faceva parte di una piccola comunità, in un villaggio alle pendici dell’Himalaya.

- Strano – pensò – è tanto che desidero visitare il Tibet.

Fu sorpresa di essere un personaggio di spicco tra quella gente, sposata con un ricco giovane e di essere morta in tarda età. La sua morte veniva annunciata come se un indovino stesse leggendo il suo futuro.

Alzò lo sguardo e per un attimo la libreria si era trasformata in un tempio, con luci soffuse da candeline ad olio e un forte odore d’incenso. Un vecchio dalla lunga barba bianca e il viso rugoso la guardava con un sorriso di beatitudine, invitandola verso di lui. L’asceta le disse:

- Ecco Marika, questa è la tua vita.

Terrorizzata Gettò un urlo, un forte senso d’oppressione s’impadronì di lei, voleva fuggire, ma i suoi piedi restavano inchiodati al pavimento. Riprese il libro e trovò la parola fine.

Si sentì leggera, eterea, come se il tempo non fosse mai trascorso. Tutto era come prima, l’aria fresca del mattino la riportò alla realtà, in mano stringeva il suo libro. Passò un tram, lo prese al volo e si sedette, accanto a lei c’era il giovane della libreria che accennò un sorriso, si guardarono negli occhi e per un attimo avvertì di averlo conosciuto da sempre.

Marika scese pensando a quello che aveva vissuto, era stato tutto un sogno o realtà? Spossata sentì un gran bisogno di sdraiarsi sul divano e riposare.

 

(Lucrezia Bisceglie)