Il Signor Tutticolori

Nel paese dei colori ognuno vive nel suo colore senza chiedersi il perché.

Verde è nato da un Giallo e da un Blu, i quali, fin dalla sua nascita, lo hanno spinto ad essere rilassato e ad andar d'accordo con i verdi, i gialli ed i blu. La gamma degli arancioni e dei gialli erano artisti, i blu pescatori, i verdi contadini e i neri commercianti. Poi c'erano i rossi avvocati, i viola medici, i bianchi maestri e tante altre sfumature, tante per quanti erano i mestieri e le professioni.

Un bel giorno nei paese dei colori arriva un tipo un po' bizzarro. Proprio bizzarro sì, perché dovete sapere che questo tipo non aveva un colore preciso! Alcuni lo vedevano bianco, altri arancione, altri ancora di un colore incerto e indeciso.

Ebbene il tipo bizzarro non aveva un suo colore.

Era così sconsolato e turbato che vagava alla ricerca di un colore definito. Egli sentiva di essere un po' di tutto. Il giallo e l'arancione lo affascinavano, bianco era un buon colore, il viola interessante e il blu rilassante.

Aveva proprio difficoltà a trovarsi e altalenava giornate di un colore a giornate di un altro. Stanco di essere nessuno, il tipo bizzarro chiese aiuto ad un bravo viola.

“Come posso aiutarti?” disse il Viola.

“Ho paura di esser nessun colore o ancora peggio di essere trasparente. Tutto perché ogni volta che penso di esser un colore poi mi rendo conto che ne sono anche un altro” disse il tipo bizzarro.

“Bé, credo di aver capito il tuo problema. Vediamo, cos'è che ti appassiona veramente?”

“Non saprei, ho tante di quelle passioni tutte diverse e nessuna vera e più forte delle altre” replicò il tipo bizzarro. “Riuscirò a dare un colore alla mia vita?” Chiese speranzoso.

“Vedi mio caro, se non hai un colore molto probabilmente vuol dire o che non lo hai ancora trovato oppure che potenzialmente potresti adattarti a tutti i colori ed essere così molto versatile!” rispose il Viola.

“È la domanda più antica la mondo! Una volta un bell'indaco disse conoscere il proprio colore è un punto di arrivo non di partenza!” continuò il Dott. Viola.

“Davvero? Bé allora non sono poi tanto bizzarro, magari per molti posso sembrar caotico o trasparente ma alla fine credo di esser anche io qualcuno! Ti dirò di più, credo di esser il Sig. Tutticolori che se non altro è un colore, un bel pasticcio di colore!” Affermò il tipo bizzarro.

“Direi che è un buon inizio!” concluse il Viola.

Da quel giorno il tipo bizzarro iniziò a chiamarsi il Sig. Tutticolori e finalmente venne accettato nel paese dei colori.

 

Maura Sagretti