Il silenzio

Sono usciti tutti. Miriam è sola e la sua casa è vuota. La sua casa, solitamente affollata e rumorosa, è piombata nel silenzio e quel silenzio lei vuole assaporarlo, goderlo, ascoltarlo. Non sempre è possibile riuscire a dialogare con un silenzio amico, un silenzio complice punteggiato ogni tanto dall’abbaiare di un cane. Chissà perché, quando si è soli si sente solo abbaiare un cane in lontananza.

 

Quel silenzio, colonna sonora della sua solitudine, avvolge Miriam e lei si sente protetta. Prende in mano un libro ma lo posa subito, prende il suo quaderno e la matita credendo di poter fissare le sensazioni di quel momento ma… no, non può e non vuole impegnarsi in qualsiasi cosa richieda concentrazione. Per godere quel silenzio può solo sedersi, socchiudere gli occhi e cominciare a fantasticare lasciando libera la sua mente di vagare nello spazio e nel tempo.

 

Cullata dalla musica del vento tiepido di primavera che sfiora le chiome dei pini come fossero arpe, guarda il mare, calmo, chiaro, rilassante . Dall’orizzonte appare uno stormo di uccelli che Miriam non riesce ad identificare; li guarda avvicinarsi e la loro forma è strana, sembrano enormi farfalle colorate. Si avvicinano, si avvicinano fluttuando nell’aria e… sono libri! Libri aperti, con le pagine offerte al vento come ali. Prima che Miriam possa riprendersi dallo stupore, uno di questi misteriosi oggetti viene a posarsi proprio vicino a lei, richiudendosi dolcemente. Miriam, con le mani tremanti, lo sfiora timorosa e si accorge con stupore che la copertina rossa, non reca alcun titolo. Fattasi coraggio, lo raccoglie come fosse una reliquia e si rende ben presto conto che le pagine sono tutte bianche.

 

Come le foglie che l’autunno ruba agli alberi si posano lentamente sul terreno dopo una delicata danza nell’aria, anche i libri arrivati dall’orizzonte con le loro pagine spiegate come ali, volteggiando eleganti, si sono posati sul terreno morbido della pineta: sono tanti, colorati e di diverse dimensioni. A terra si richiudono delicatamente.

 

Tenendo ben stretto a sé il libro rosso che le si è posato accanto, Miriam comincia a muoversi nella pineta, cercando di non calpestare i libri che ricoprono ormai quasi interamente il terreno. Nessuno reca un titolo o il nome dell’autore sulla copertina.

 

Seduta per terra col suo nuovo amico in grembo, comincia ad esaminare uno ad uno anche gli altri libri adagiati accanto a lei: tutte le pagine sono bianche. Dopo lo stupore, un profondo sconforto si impossessa di Miriam che grida la vento: “Cosa vuol dire tutto questo?” L’arpeggio del vento le sussurra: “Aspetta, aspetta, aspettaaa…”. Il suono flautato delle chiome dei pini sembra dire: “Il silenzio, il silenzio, il silenzio”.

 

Ora comincia a capire. I libri bianchi le stanno offrendo il silenzio. Quel silenzio che tanto aveva desiderato, evocato e incontrato.

 

                                                         o o o

 

Il rumore della chiave nella serratura le riscalda il cuore. Tra poco, la sua casa non sarà più vuota e anche i libri torneranno a vivere se pur immobili negli scaffali

 

(Rossana Bonadonna)