La goccia

LA GOCCIA

 

Ovvero

 

UNA DISPERATA SPERANZA

 

Scende lentamente. Molto lentamente, la goccia. Il liquido trasparente, vivificante, lento e discreto, penetra fino alle diramazioni più intime del tuo essere.

 

Una profonda stanchezza si è impossessata di te.

 

La spiegazione razionale, scientifica è quella del “ciclo vitale”. Lo hai compiuto. Lo hai compiuto felicemente.

 

E ora? Ora che i tuoi reni ti abbandonano, ti accompagno con disperato affetto.

 

Resto accanto ai tuoi passi affaticati. Ti sostengo con disperata speranza.

 

Tu, tollerante, mite, saggiamente assecondi chi ti rasa il pelo per inserire un ago nella tua zampa, assecondi chi ti carica in macchina dove fai fatica a salire.

 

Assecondi, assecondi, assecondi… In attesa di cosa?

 

Non chiedi aiuto, non implori pietà. Saggezza e dignità sostengono il tuo naturale declino.

 

Posso solo accarezzare il tuo pelo, ancora bello, che nasconde generosamente un corpicino esile, esile. Sfioro le belle frange bianche della tua coda, una volta fieramente eretta e ora dignitosamente composta verso il basso. Una bandierina insolente non si addice ad un serio, anziano signore come te. Ti pare?

 

 

Caro, dolce Boris, sarò con te fino a quando tu sarai con me.

 

Rossana Bonadonna