Sogno o realtà

Trent’anni compiuti da un pezzo. Alto, bruno, portamento elegante in contrasto con lo stile bohemien che lo contraddistingue. Un minuscolo piercing e un orecchino discreto. Niente tatuaggi. Una sana educazione tradizionale ha seminato e fatto crescere in lui il desiderio di una famiglia, la necessità di unirsi ad una persona da amare e di fermarsi in un porto sicuro.

 

Ma un folletto birichino saltella nel suo cervello e lo costringe a dividersi tra il lavoro che dà sicurezza e i sogni in tasca e nel cassetto. A volte li tira fuori dal cassetto questi sogni e scappa. Scappa a cantare. Canta bene, è bravo ma il coraggio di mollare tutto per inseguire il sogno non ce l’ha.

 

Allora, un giorno, aspettando con impazienza l’ora giusta per timbrare il cartellino e correre a casa dalla sua donna, dal suo bimbo e dal suo cagnolino nero – tutto il suo mondo – comincia a fantasticare. Le opprimenti pareti dell’ufficio si dilatano fino a lasciare il posto ad una grande arena gremita di gente. Si terrà un importante concerto di musica moderna: un evento che ha richiamato, oltre al folto pubblico, giornalisti, critici, esperti di musica e impresari. Un concerto di rilevanza internazionale. Ranieri si avvicina timoroso a leggere il programma sul cartellone. Non crede ai suoi occhi quando legge il suo nome quale ospite d’onore della serata durante la quale si esibiranno le più grandi star internazionali. Aggirandosi nei dintorni ancora frastornato, viene circondato dai fotografi che lo bombardano di flash e dai giornalisti che si spintonano per intervistarlo. Cercando di divincolarsi, vede in lontananza gruppi di ragazzine scalmanate che urlano il suo nome tenute a malapena a bada dalla sicurezza.

 

Lo squillo fastidioso di un telefono lo riporta alla realtà e intorno a sé non ha che le pareti grigie dell’ufficio e, seduta alla scrivania accanto alla sua, la collega, l’anziana signorina un po’ bacchettona, che lo guarda scuotendo la testa con disappunto.

 

Lentamente chiude i cassetti, riordina il piano della scrivania e lentamente si avvia verso l’uscita. Lentamente sale in macchina e negli occhi e nella testa ha ancora le sensazioni eccitanti del concerto. Se fosse tutto vero! Risvegliandosi all’improvviso, accelera, ricordando che le cose più importanti sono a casa. A casa ci sono le sue certezze. I sogni stanno bene in tasca e nel cassetto.

 

Rientrando, cerca di ricacciare indietro le emozioni della visione. Gli viene incontro, sorridente, Melania che gli porge una busta: “Oggi è arrivata questa”. Ma lui non la apre subito, ansioso di godersi serenamente la cena in famiglia. Poi si decide: all’interno c’è la scrittura per una lunga tournée negli Stati Uniti.

 

Melania aveva già preparato le valigie dicendo: ”Andando a scuola in America, Corrado imparerà bene l’inglese”.

 

(Rossana Bonadonna)