Un foglietto sgualcito

Le lunghe gambe sempre in movimento, le mani affusolate e sensuali e gli occhi profondi, scuri e sorridenti. Sì, aveva gli-occhi-che-ridono. Bellissimi.

Si presentò a lei come un ballerino spagnolo, ostentando un italiano profumato di Spagna.

Le cinse la vita con allegria, trascinandola in una danza travolgente e prima che lei se ne rendesse conto, già i suoi piedi non toccavano più terra.

Furono giorni straordinari, vissuti in un’atmosfera fantastica e irreale. Lei affascinata dall’entusiasmo e dalla passione dello strano personaggio, entrato così violentemente nella sua vita, era convinta che il sogno non sarebbe durato a lungo. Non gli faceva domande e quando lui parlava, parlava, parlava lei, per non rompere l’incantesimo, fingeva di credere a tutto ciò che sentiva. Lui, di giorno, la conduceva in lunghe passeggiate alla scoperta degli angoli più suggestivi della città e la sera a ballare, ballare, ballare fino a stordirsi. Quando scendevano loro in pista, tutte le altre persone si ritraevano ai bordi per guardarli ed applaudirli, affascinate.

Una sera lui la andò a prendere, come tante altre volte aveva fatto, ma lei notò subito un’espressione diversa sul suo volto. Il bel viso bruno dell’affascinante conquistatore, improvvisamente divenuto più dolce, quasi infantile e gli occhi birichini e un po’ mascalzoni sembravano vergognarsi a posarsi su di lei.

Salirono in macchina in silenzio. Mise in moto e cominciò a girare senza meta, non riuscendo a dire nulla. Anche lei non riusciva a parlare: cosa poteva dire di fronte ad una persona così diversa da quella che aveva “conosciuto” ma che sapeva perfettamente di non conoscere affatto?

Improvvisamente lui, ferma la macchina, parcheggia, mette una mano in tasca e ne prende un foglietto sgualcito, strappato da un quaderno a quadretti. Con gli occhi bassi, glielo porge quasi sgarbatamente. Lei, senza capire, prende il foglietto e un po’ stupita ma anche spaventata, comincia a leggere.

Man mano che leggeva, sul foglietto sgualcito, la calligrafia incerta e un po’ infantile, mille stati d’animo diversi si affollavano nella sua mente e nel suo cuore. Soprattutto nel suo cuore.

                                                      o o o

Sul foglietto sgualcito c’era scritto che lui non era affatto un ballerino spagnolo ma un tenero ragazzo italiano, un po’ bugiardo, che, stavolta, si era innamorato veramente.

 

(Rossana Bonadonna)