Una sorprendente rivelazione

La piccola sveglia sul comodino in legno chiaro suonò. Erano le 5,30 e la sua camera da letto era inondata da una luce dorata come solo l’alba della sua città sapeva creare.

Lorenzo balzò dal letto stupito per aver dormito profondamente nonostante l’emozionante giornata che lo attendeva. Spalancò la finestra e respirò profondamente l’aria fresca e frizzante del primo mattino: il mare cristallino, la ricca vegetazione mediterranea, il grandioso parco archeologico di Selinunte, creavano un panorama fantastico.

Il profumo di caffè che si propagava nell’appartamento distolse il suo sguardo da quella meraviglia. Indossò la vestaglia e si diresse in cucina. Un allegro vocio arrivava dalle stanze: c’era chi preparava la colazione, chi stirava e chi studiava davanti ad uno specchio una bella acconciatura. Quell’aria di festa lo eccitava e vedeva la sua vita futura bellissima, assieme alla donna che amava e che proprio quel giorno doveva sposare.

Anche nella casa della futura sposa la sveglia suonò all’alba e anche lì si respirava aria di festa. Ma Luisa rimase a letto con gli occhi spalancati: si sentiva paralizzata, una strana forza la teneva immobile.

Chi era quella donna bella e soave che durante la notte aveva tormentato i suoi sogni? Era forse la conseguenza dei fumi dell’alcool di cui aveva abusato la sera prima, durante la festa dell’addio al nubilato?

Si fece forza e si alzò stancamente dal letto.

Erano le dieci e Lorenzo in chiesa attendeva l’arrivo della sposa. Passavano lentamente i minuti ed uno strano presentimento lo rendeva nervoso. Perché non arrivava? Cosa era successo?

Il cellulare squillò: con la mano tremante lo avvicinò all’orecchio e si sentì trafiggere il cuore dalle parole che ascoltò.

- Non posso sposarti. Perdonami. Ho capito che la mia vita non è fatta per il matrimonio.

Lorenzo, paonazzo per l’imbarazzo e per la delusione, uscì dalla chiesa e si diresse a casa della fidanzata per cercare di capire, di avere una spiegazione. La donna era pallida e sul suo viso traspariva una grande sofferenza. 

- Non so come spiegarti – gli disse – ma questa notte ho capito che devo dedicare la mia vita alla Madonna. E’ venuta da me e il suo richiamo è stato così forte da farmi rinunciare a te. Devi rassegnarti. Anche se ti voglio bene, devo percorrere la via che la Vergine Maria mi ha assegnato.          

- Non sopporto di sentirti parlare così, non ti riconosco più, me ne vado. Addio!

Lorenzo non accettava quella situazione assurda in cui si era venuto a trovare, era molto confuso ed umiliato.

- Ho bisogno di qualcosa di forte che mi tiri su il morale.  – pensò

Lì vicino c’era un circolo ricreativo dove i soci si riunivano a bere qualcosa o a giocare a carte. Appena entrato, Lorenzo si diresse al bar e ordinò un whisky. Lo ingoiò in un solo sorso e si sentì subito risollevato. Ne ordinò ancora ed era piuttosto allegro quando rientrò a casa. Trascorse i giorni successivi seduto sullo stesso sgabello a bere: niente lo interessava più, ormai era un uomo distrutto e imbruttito dall'alcool.

Una sera, tornando a casa, un forte capogiro lo fece cadere a terra svenuto. Fu portato al Pronto Soccorso e quando aprì gli occhi vide un viso di donna bellissimo che lo stava osservando. Pensò di essere morto, di trovarsi in Paradiso, ma si sbagliava: finalmente stava ritornando a vivere e ad amare.

La donna si prese cura di lui e lo aiutò ad uscire dal tunnel in cui era sprofondato: lui e la dottoressa erano ormai inseparabili.

Luisa invece aveva intrapreso la via della santità, del misticismo, alla ricerca della bellissima donna che aveva sognato. Così iniziò a fare lunghi viaggi. Andò in Portogallo a visitare la Madonna di Fatima, in Francia davanti alla grotta della Madonna di Lourdes, in Iugoslavia a pregare a Medjugorje, a Siracusa alla chiesa della Madonna delle lacrime. Ma non era soddisfatta, non riusciva a sentire dentro di sé la pace che cercava. Cosa le stava succedendo? Qual era la Madonna del sogno? Ma era veramente la Madonna oppure una donna qualunque? Perché aveva rinunciato a Lorenzo? Moltissime domande e dubbi la tormentavano.

Una sera stava camminando distrattamente per le vie della sua città quando fu colta da una improvvisa curiosità. Il suo sguardo si era posato su una allegra coppia che avanzava verso di lei. Il giovane era Lorenzo, ma fu presa da un improvviso malore quando nella donna riconobbe la bellissima creatura del sogno. Adesso ricordava benissimo dove l’aveva vista: nel locale da ballo la sera prima del suo matrimonio. In un attimo tutto le fu chiaro, aveva finalmente capito un aspetto importantissimo della sua vita: era gay!

                      

Antonietta Elia