Ricordo di Natale

Il luccichio disarmante degli occhi di un bambino è un afflato che spazza via prepotente ogni velo inibitorio.

Quel vago ricordo infantile di una notte di Natale risorge e mi riporta a sfogliare le pagine a ritroso, con i suoi odori e sapori cristallizzati.

Tutti i sensi si acutizzano, la sensibilità mi fa scorrere verso luoghi passati dove la fantasia ha pennellate dorate che creano effetti cromatici sul rosso di stelle di natale e il verde profumo di aghi di pino.

Il caleidoscopico turbinio di immagini e sfumature imprime negli specchi il riflesso della giocosità del mio pensiero giovane.

Volo su aquiloni di stelle comete per poi planare su viottoli di campagna, dove l’aria è satura di caldo miele che cola denso addolcendo il palato.

Macchie di confetti piccoli punteggiano i vassoi di tavole imbandite, mentre l’eco delle campane accompagna cori di voci bianche che intonano inni di gioia per la lieta e miracolosa nascita…

Una fragorosa risata mi scuote e mi sveglia lasciando il delicato sogno in braccio agli Angeli che, instancabili, lo cullano in eterno.

Attraverso una vetrina di un negozio di giocattoli, rivedo quel luccichio negli occhi di quel bimbo e penso: “oh, se solo crescendo potessimo ricordare la sincerità pura dell’anima dei fanciulli…” bisognerebbe andare verso quel tempo che fu, per vedere il  mondo trasparente e luminoso come un cristallo.

Qualcuno, uscendo, sfiora inavvertitamente un albero carico di sfere di vetro; una di esse colpita dalla luce, mi abbaglia il cuore.

Sorrido e piano mi allontano: il respiro affanna ancora.

Inspiro il fresco pungente della sera e mi spingo felice verso la Chiesa del paese dove inizia la Novena.

I botti, su nel cielo, tinteggiano il blu notte del firmamento.

Entro…

L’incenso e l’odore dei ceri accesi è intenso.

L’occhio cerca e cade sul presepe posto in angolo della cappella e in silenzio mi avvicino. Chiudo gli occhi e mi commuovo…

Il  “mio io bambino” si aggira nel paesaggio fatto di casette con pastorelli intenti nel loro mestiere; corro insieme ad altri che annunciano la lieta novella!

Mi accosto alla grotta: l’amore mi pervade tutta.

 

Il fruscio di un battito d’ali mi sposta una ciocca di capelli che, morbida, mi accarezza il volto. L’alito di quel vento leggero mi porta su e una cometa passa fra le stelle…

 

Antonella Monaco