Sogni nel cassetto e castelli in aria

Spesso si sente parlare di “sogni nel cassetto” e “castelli in aria”. Luoghi comuni, certo, ma che nell’accezione comune hanno un significato. Allora, apriamoli questi cassetti, tiriamo giù i castelli o facciamoli volare veramente.

 

Miranda di sogni ne aveva tanti e purtroppo molti erano davvero chiusi in quel cassetto segreto che aveva tante serrature e tante chiavi; lei pensava di non riuscire mai a trovare quella giusta per liberare almeno uno di quei sogni.

 

Nel cassetto segreto c’era un copione teatrale; dormiva là in fondo da tanti anni e forse Miranda lo aveva dimenticato, sepolto e mortificato dalla noia e dalla frustrazione di un lavoro noioso, ripetitivo e neanche tanto redditizio.

 

Un sera, casualmente, leggendo il giornale le capita sotto gli occhi la pubblicità di una scuola di teatro: qualcosa si risveglia in lei e l’impulso è quello di telefonare subito per chiedere informazioni ma poi, con un sorriso amaro, si censura da sola, ricordando la sua età ormai non più freschissima.

 

E’ primavera. Un mese di marzo capriccioso si diverte a far giocare nuvoloni burloni col cielo azzurro intenso. E’ una allegra gara tra le grosse nuvole bianche e spumose che tentano di coprire il cielo luminoso ma l’azzurro riesce a metterle in fuga appena tentano di nasconderlo. E così per tutto il giorno è un susseguirsi di forme e luce: un spettacolo meraviglioso e gratuito.

 

Questo spettacolo meraviglioso si offre agli occhi di Miranda quando, divorata dalla nostalgia per tutto ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, esce sul balcone. Resta senza fiato, con gli occhi spalancati e si perde in quella luminosità fatata.

 

Per quegli strani scherzi che spesso fa la mente, i suoi pensieri si sdoppiano e, mentre ammira affascinata il cielo che dà spettacolo, sorride pensando ad una amica con i piedi ben piantati per terra, che afferma che “le nuvole sono nuvole”. Sarà anche così ma in quel momento Miranda vede un castello, un meraviglioso castello bianco, imponente, nel quale sogna di immergersi ad occhi chiusi. E in quel castello si ritrova con un copione in mano. Il “suo copione” si è magicamente liberato dal cassetto serrato con tante chiavi e Miranda vede il castello di nuvole trasformarsi in un grande teatro intorno a lei. Apre il suo copione con mani tremanti e diventa, con naturalezza, quel personaggio che aveva sempre sognato di interpretare. Dalle poltrone di nuvole si alzano applausi che la commuovono fino alle lacrime.

 

                                                                       o o o

 

Quando si chiude il sipario Miranda ha in mano il telefono dal quale una voce gentile le dice: ”No, non ci sono limiti di età. La aspettiamo”.