Brandelli di un corpo
15 maggio 2008
Brandelli di un corpo
lacerato da pianti di memorie
pagliuzze di ciglia dorate
umidi di champagne
i miei seni appena cresciuti
ferita ancora dolente
un sorso dal calice fine
soddisfa la mia gola asciutta
un intrigo di emozioni
pungenti come un rovo di more
mi destano da questo lungo sonno.
Tante le mutate stagioni
solo ora si affaccia
un sole tiepido di maggio
accarezza i miei rami aggrovigliati
i miei frutti acerbi.
Arriverà il sole cocente
e sarà l’ora anche della vite
da questo angolo di terra fertile
scenderanno sullo stesso cammino
sentirò il suo profumo
coglierò l’essenza del frutto maturo
rimarginerò la mia ferita
su questo corpo smarrito.
Lucia Izzo