Il tempo vola come le farfalle variopinte

le ali tremano ad ogni sosta sui fiori preferiti,

gli anni passano sotto lo sguardo vigile della vita

le smentite ritrovano il senso del patimento arguito.

Il canto soave e benedetto riflette la luce già letta

in questo vivere di esperienze io mi rifletto

seguendo le mie tappe parallele ad altra gente.

Scorre il mio sangue nelle vene

come un fiume verso il mare

pulsando ad ogni ciottolo ad ogni conchiglia rara.

Volevo essere cullata dalle tue dolci braccia

forti e sensuali, volevo essere ascoltata

senza sprecare fiato, riconoscendo in te

un animo sensibile per affidarti un mio

piccolo tesoro di una trascorsa vita

e di un vissuto già.

Non ti chiedevo altro, non mentivo

dietro a sorrisi e generosità.

Volevo essere importante agli occhi di qualcuno

che riconosci chissà per quale fine…

Forse viaggiammo insieme tanti anni fa

in altro luogo, forse eravamo seduti intorno al fuoco?

Forse intorno ad un albero a far festa

rosso di frutta benedetta?

Non ricordo proprio se fu così

certo ti riconobbi in quel famoso dì.

Allora senza te, viaggerò come fiume verso il mare

cullata dal canto dalle dolci acque primordiali

sarò felice di dare il mio ultimo sospiro

seguendo il mio istinto variopinto.

Arriverò alla meta sconosciuta

guizzerò come pesce in primavera

boccheggiando per far festa quando è sera.

Una danza ballerò, sarà già estate.

Al sole mi crogiolerò, sarà già autunno.

Nella sabbia dormirò sarà già inverno.

Vivrò le stagioni dell’amore, lungo il fiume

e in riva al mare.

Le farfalle incontrerò, sulle loro ali volerò.

Sul balcone della mia vita, appena iniziata è già finita.

 

Lucia Izzo