L'oro che illumina la via
Che i suoni degli albori della vita mia
passarono senza tintinnii
e non sospettarono mai d’essere impettiti
del prezioso oro che illumina la via.
Se fossero lucenti i miei occhi
non basterebbe tutto il turbinio dell’acqua
a scorazzar dentro l’anima mia.
Io buttai giù questi versi a quindici anni e più
e da allora mi avanza una condanna.
Io sono giovane, vivo cento e più anni
ma ho il cuor che mi inganna.
Cantavo i canti e gli inni
ma il cuore mio
non si scrollava di dosso l’amore mio.
Ero morta ad una sorte
che mi prendeva stranamente
senza versi e senza amore
per me la vita non ha valore.
Eppure dovevo smettere
In quel canto d’usignolo.
Non lascio mai andar
prima che non sia convinta
che l’imminente fine sia qui in questo dì.
Disperato il mio cuor
e mai vidi così bene l’errore dell’amor.
Lucia Izzo