Lo spettacolo che vedevo ogni sera

Lo vedevo ogni sera. Mi riempiva l'anima. A volte di gioia, altre di malinconia. Ogni volta mi sorprendeva, non era mai lo stesso. Eppure ogni sera io sapevo quando sarebbe arrivato. La luce lentamente cominciava ad attenuarsi e io uscivo fuori in balcone. Pioggia, vento, freddo o caldo non mi importava. Io dovevo vederlo. Poco alla volta il carro infuocato si avvicinava al mare. Una volta raggiunta la linea dell'orizzonte Apollo girava lo sguardo verso di me, mi salutava con un sorriso. Intorno a lui si formava un'aurea che imporporava le nubi e poi le tingeva di rosa. Trascorso quell'attimo, che sembrava infinito, Apollo spronava i cavalli ad immergersi nelle acque scure lasciando che il cielo diventasse sempre più impenetrabile. In questo buio pesto solo a volte si poteva scorgere la candida luce lunare che disegnava sulla superficie del mare la via dell'immaginazione.

E anche se ora non sono lì a guardarlo ne ho un ricordo talmente vivido che riesco a vederlo nella mente.

Carolina Ragucci