Azzurro

Era arrivato in seconda G un nuovo bambino che aveva la pelle blu come il cielo in una splendida giornata d’estate.

-Mi chiamo Azzurro – aveva detto presentandosi – e vengo da un paese dove tutti hanno la pelle blu, perché ci sono delle bacche molto saporite che la fanno diventare così.

I compagni cercarono in tutti i modi di farlo star bene con loro.

Gli regalarono un pupazzo di peluche che tenne sempre con sé.

Organizzarono una festicciola a sorpresa e gli vennero fatti tantissimi regali!

Lo facevano stare allegro giocando con lui tutto il tempo: lo trattavano benissimo e non ci litigavano mai.

Facevano a gara per invitarlo a casa loro e lo aiutavano a studiare perché Azzurro non conosceva bene la lingua italiana.

Spesso rimaneva a dormire dagli amici.

Durante una gita al mare si divertirono da impazzire ad andare sott’ acqua .

Un pomeriggio, al Luna-Park, mangiarono lo zucchero filato e salirono sulle montagne russe:si sentirono un po’ male però si divertirono lo stesso.

Una domenica andarono tutti a pattinare sul ghiaccio: all’inizio Azzurro non si reggeva in piedi ma gli insegnarono in un battibaleno.

Il paese di Azzurro era un posto pieno di colori dove la gente viveva all’aria aperta perché il tempo era sempre bello e non pioveva mai.

Si volevano molto bene e non litigavano mai.

Gli abitanti di qual paese lontano amavano tanto gli animali, li rispettavano e

facevano a gara per giocare con loro.

I bambini della 2°G si divertivano tanto con Azzurro e giocando imparavano cose davvero importanti. Quel bambino eccezionale aveva fatto capire loro una cosa fondamentale : non è importante il colore della pelle perché siamo tutti uguali.

Durante le vacanze estive i bambini pensarono molto a lui: speravano con tutto il cuore di rivederlo a settembre. 

 

(Classe II G Scuola Emanuela Loi anno scolastico 2009-2010)