Cappuccetto di periferia

C’era una volta una bambina che tutti chiamavano Cappuccetto Rosso, perché indossava sempre una felpa rossa con il cappuccio. Una mattina la mamma la chiamò e le chiese di andare a portare alla nonna malata una miracolosa marmellata per la tosse. La bambina, ubbidiente come al solito, prese il suo zainetto e si avviò. La nonna abitava in un altissimo grattacielo all’estrema periferia della città, circondato da una strada impossibile da attraversare, perché le macchine sfrecciavano ad una velocità allucinante. Per arrivarci bisognava servirsi di un sottopassaggio che faceva paura a Cappuccetto perché era buio ed isolato. Anche quel giorno lo stava percorrendo, cercando di sbrigarsi, quando all’improvviso dall’oscurità, spuntò un uomo che la minacciava con un coltello. La bambina spaventatissima, riuscì a scappare e corse a tutta velocità verso la casa della nonna. L’uomo gli lanciò il coltello, ma fortunatamente la mancò e allora si gettò all’inseguimento. Quando Cappuccetto arrivò al grattacielo prese l’ascensore e durante il tragitto sentì con terrore i passi del malvivente che saliva correndo per le scale. Giunta al piano, spalancò la porta e si trovò davanti il suo inseguitore che le sbarrava la strada. La bambina si stava ormai preparando al peggio, quando la nonna coraggiosamente uscì sul pianerottolo e colpì il malvagio sulla testa con una grossa padella, facendolo stramazzare al suolo. Venne chiamato il vicino di casa, ispettore di polizia e tutto finì nel migliore dei modi. Da quel giorno Cappuccetto Rosso non attraversò più il tunnel da sola.

 

IV C I.C. Bravetta plesso E. Loi a.s. 2013 - 2014