Il mare blu non naturale

Era una sera d’estate fresca e mite e tre amici, Riccardo, Francesco e Andrea, camminavano per il lungomare di Anzio. Stavano tornando a casa dopo una festa quando videro che il mare era molto scuro, di un blu non naturale. Non diedero molto peso alla cosa perché era buio.

Il mattino successivo i tre si ritrovarono sotto casa di Andrea per andare insieme al mare. Appena arrivati rimasero di sasso vedendo sulla spiaggia tanti pesci morti: erano pesci di ogni dimensione e tutti sporchi di petrolio. Sul posto c’erano già tanti operatori ecologici che erano intervenuti per cercare di arginare il disastro ambientale. Subito i tre decisero di intervenire e di fare tutto quello che potevano per dare una mano. Uno di loro, Riccardo, andò di corsa nel centro di Anzio e chiamò tutti i suoi amici e parenti affinché tutti uniti ripulissero il mare da quella enorme macchia nera che sembrava volerlo inghiottire.

E così fu.

Grazie all’aiuto di tutti gli amici del ragazzo il mare fu presto liberato dalla macchia nera e i pesci e gli uccelli che ancora non erano morti furono salvati e lasciati liberi.

Riccardo sentiva il bisogno di fare qualche altra cosa per evitare che in futuro si ripetesse quanto appena accaduto.

Così decise che quello sarebbe stato il suo obiettivo nella vita: aiutare gli altri a vivere in un mondo migliore salvaguardando l’ambiente. Avrebbe studiato per raggiungere al meglio il suo scopo.

 

(Riccardo De Cesaris - Scuola Padre Lais)