Il mondo che vogliamo

Roma, lì 20 Marzo 2010

Carissimo e grande amico,

a volte sogno un mondo migliore,  dove tutti sono fratelli, dove non esistono paesi, dove non ci sono bandiere, dove una grande strada ci unisce tutti, dove una grande luce ci riscalda, dove non ci sono divisioni né muri, dove non ci sono famiglie.

In quel mondo siamo tutti fratelli, amici, parenti. In quel mondo c’è solo uno stato, non comanda nessuno, nulla impone nulla. In quel mondo non esiste valuta, non esiste la guerra.

Esiste solo  un’umanità, solo l’abbraccio e non lo schiaffo.

Ma io a volte amo il mondo e a volte lo odio, a volte vorrei esistere solo io e a volte vorrei vivere con tutti, vorrei parlare al mondo e stringerlo in unico abbraccio, amarlo veramente ma a volte non parlo con nessuno, non riesco a voler bene a chi mi prende in giro o ride di me.

Quando penso a quel mondo, una brezza  mi avvolge.

Io sento che nel mio piccolo mondo e nel tuo, caro amico, abbiamo tanto da fare. Perché non fare un proposito “ per il mondo” ?

“ Sorriderò di più”,  “ Aiuterò i compagni in difficoltà”,  “Poiché mi è stato dato tanto darò di più”, “ Sarò più tollerante, perché con la tolleranza si vincono le guerre”. 

 Appelli ne sono stati fatto tanti: associazioni di ragazzi contro il pizzo e la mafia, consigli di studenti adolescenti per avere leggi a favore della scuola. Perché,  però,  il mondo non è come lo vogliamo ? Allora lancio io un appello:  - Cittadini del mondo, piccoli e grandi, se vogliamo lottare per avere un mondo migliore, cominciamo a cambiare ora dentro di noi e nella nostra comunità, perché da piccoli si diventa grandi, e il nostro mondo, può diventare il mondo che vogliamo.-  

    Tuo Luca

P.S.  Rispondimi presto!

(Luca Caprioni Grasso) primo classificato Concorso Un mondo migliore anno scolastico 2009/2010 sezione scuola primaria