Il pesce mangia - immondizia

Francesca Capuzzi era una bambina di 11 anni. Ella era al primo anno di Cresima. Un giovedì, dopo catechismo seppe che per il fine settimana la Chiesa avrebbe organizzato una gita con il padre Serafino. Entusiasta di ciò corse subito a iscriversi perché le piaceva tanto andare in gita con lui.

Il sabato successivo, con le sue migliori amiche, Ludovica Speranza e Margherita Bellotti, sul pullman per andare al lago Valore, cantarono tutto il tempo. Quando arrivarono al lago si accorsero che non ci si poteva fare il bagno a causa del grande inquinamento.

Guardando la distesa di acqua videro una specie di pesce in mezzo. Non sembrava molto contento, anzi era evidente che stava male. Francesca e le altre chiesero a un anziano che stava lì vicino se quell’essere che avevano visto era un vero pesce. Egli rispose che non si trattava di un vero pesce bensì di un essere vivente creato dall’immondizia e che si nutriva dell’immondizia. Purtroppo lo strano essere subito dopo morì e il lago diventò piano piano nero.

Padre Serafino fece scrivere a tutti i ragazzi una lettera al sindaco per informarlo sullo stato del lago e per chiedergli di intervenire prontamente. Tempo dopo, il sindaco rispose che non poteva fare

niente e che dovevano risolvere il problema da soli. A questo punto i ragazzi scrissero una lettera ad ogni abitante della città. Gli abitanti si sentirono responsabili promisero di rimediare ai loro errori e alla loro incuria. In un mese ripulirono il lago che diventò una meta turistica molto ricercata.

I bambini furono molto fieri di sé stessi.

 

(Chiara Carbone - Scuola Padre Lais)