Il sogno di Brian

Era una giornata di primavera e la città era sporca, perché gli alberi erano pochi, gli uomini li tagliavano. Le strade erano piene di elettrodomestici buttati e spazzatura. Le piante non crescevano, perché nessuno le curava. Le persone erano egoiste, cattive e maleducate. C’erano tantissimi poveri in tutto il mondo. Brian era un ragazzo che abitava lì, la sera fece un sogno strano con il suo cane Bob. Bob e Brian erano in soffitta quando trovarono una porta, antica. Entrarono, videro un altro mondo; c’era molta vegetazione e Brian nel sogno vide una bambina di nome Miciù e lei gli fece vedere la città.

Disse a Brian che loro erano molto legati alla chiesa, e pregavano sempre a Dio e lei disse anche che loro bevevano e mangiavano cose naturali per questo non c’erano malattie. E il sogno finì, lui era molto sconvolto da quel sogno. Andò a scuola, ma quella sera fece lo stesso sogno. Sognò che Miciù diceva: “Devi pulire la città dalla sporcizia”, lui all’inizio non capiva, ma poi glielo spiegò meglio. Quando fu giorno andò a scuola. La professoressa disse a tutta la classe che tra due giorni facevano una gita per vedere tutti gli animali. Per Brian fu una settimana bellissima, vide tante cose belle. Da quel giorno volle davvero pulire e far diventare le persone buone, gentili e altruiste. Prima, lui era molto disordinato, dopo, divenne ordinato. La mamma, molto stupita, chiese a Brian cosa stesse succedendo. Brian rispose che voleva pulire la città e diventare più buono. Così la mamma capì. Brian cominciò con i compagni. Quando andò a scuola disse alla classe che potevano migliorare e fare buone azioni e li convinse. E cosi loro cominciarono a pulire la città e la gente che capiva, piano piano si aggiungeva. Mentre pulivano diventavano amici.  

 

Dashan Randika Silma Guruge Fernando (secondo classificato Concorso Un mondo migliore anno scolastico 2009-2010 sezione scuola primaria)