Una Tecnologia pericolosa

Mentre le lacrime gli scivolano sul viso sente una voce familiare che chiama forte il suo nome. Per un attimo è tutto confuso, poi, aprendo gli occhi, vede sua madre sopra di lui asciugargli le lacrime e ripetere il suo nome commossa. 

Periplo si guarda intorno e capisce di essere in un letto di ospedale: è attaccato ad una flebo, il monitor accanto a lui continua a segnare i suoi valori vitali e subito due infermiere corrono a liberarlo da quei tubicini che gli attraversano la gola per fornirgli l'ossigeno. In quella confusione generale la luce è troppo forte, le voci sono rumori indistinti, gli odori sono fastidiosi e la paura aumenta. Tutti lo toccano, tutti lo chiamano e la stanza si riempie in un attimo di medici e familiari. 

Finalmente tutte quelle mani si staccano dal suo corpo e lo lasciano libero, libero di pensare, libero di cercare di capire cosa sia successo. 

Istintivamente Periplo si gira verso sua madre e allunga la mano verso di lei sentendosi improvvisamente debole come se tutta quell'agitazione gli avesse risucchiato le forze. Si guardano per un momento poi lei, lasciandosi travolgere da un pianto liberatorio, lo stringe tra le braccia e accarezzandogli i capelli lo culla come quando era piccolo. Dopo qualche minuto di silenzio, Ofelia, poggiando delicatamente le mani sul viso del figlio, gli sussurra con espressione seria e comprensiva : "sei pronto?".

Periplo fa un cenno con la testa , un brivido gelido gli attraversa il corpo e si sente di nuovo debole.

Ofelia allora inizia il suo racconto : uscendo da scuola Periplo era stato investito da una macchina automatica senza guidatore  inventata da poco, che era sfuggita al controllo degli ingegneri che la stavano testando. Un esempio di tecnologia avanzata più grande dell'uomo, ingestibile, pericolosa.

L'intervento del maestro Arturo gli aveva salvato la vita ed era stato portato d'urgenza in ospedale dove purtroppo, a causa dei gravi danni subiti , era caduto in un sonno profondo. Nessuno sperava in un suo risveglio e invece dopo ben 2 mesi di coma il piccolo ragazzo coraggioso apriva gli occhi per riprendersi la vita.

Arrivata sera Periplo si ritrova da solo nella sua stanza e inizia a riflettere.

Il ragazzo pensa  a ciò che gli é accaduto e a ciò che ha sognato: il coniglio gigante proveniente dal futuro, il mondo freddo e invivibile che gli aveva mostrato, la sua missione e poi la scoperta dell'incidente. Quelle immagini sono forti e chiare nella sua testa eppure non le ha neanche vissute realmente . 

Tutto é molto strano e Periplo si sente toccato da ciò che ha visto , é turbato, e per  questo non può essersi trattato solo di un sogno. 

Poi un'illuminazione :  quel sogno bizzarro é la visione di come potrebbe essere il mondo , un invito a combattere per fermare quella decadenza che gli ha mostrato il coniglio. 

Ora é tutto chiaro , Periplo ha veramente una missione: ricordare sempre all'uomo i suoi limiti e l'importanza dell'etica per evitare che il progresso e le nuove tecnologie lo schiaccino rendendolo schiavo delle sue stesse invenzioni. 

Quell'esperienza , per quanto traumatica, aveva fatto nascere in Periplo la consapevolezza di vivere in un mondo fragile e corrotto in cui gli uomini sono privi di scrupoli e troppo spesso provocano danni irreparabili e aveva acceso in lui la voglia di lottare per spingere gli altri a riappropriarsi di una vita all'insegna dell'onestà e del rispetto per  migliorare piano piano la realtà in cui viviamo.

Laura Mingrone, SMS Winckelmann, 2^ F 2016/2017