Verde ma come noi

Era una tranquilla mattina di febbraio e un sole tiepido riscaldava il giardino della scuola “Tintoretto” dopo tanti giorni di pioggia. I ragazzi della VA dovevano incontrare lo scrittore Dario Amadei ma quando entrarono in classe rimasero davvero sbalorditi. Seduto al banco c’era un nuovo compagno che aveva la pelle verde come la speranza di chi non rinuncia mai a credere nei suoi sogni. Dopo un attimo di comprensibile imbarazzo Luca si avvicinò e lo salutò amichevolmente con una pacca sulla spalla.

- Come ti chiami? - gli chiese Davis con cordialità

- Mi chiamo Gil Verdicchio e vengo da un paese dove la gente ha la pelle di tutti i colori.

Mio padre che fa l’ambasciatore è stato inviato da voi per sconfiggere la stupidità umana e farvi capire che gli uomini sono tutti uguali indipendentemente dal colore della loro pelle.

- Certo!!- esclamò Davis- Come me che sono di un altro colore!!!

-E’ giustissimo!- disse Federico 2- Qui da noi purtroppo accadono ancora degli episodi molto brutti come quando allo stadio fanno dei cori razzisti per insultare Balotelli.

- Spero proprio che la missione di tuo padre vada a buon fine- disse Alessio.- nel nostro paese ci sono ancora delle persone che non rispettino chi è diverso da loro.

- Fortunatamente si tratta di un gruppo molto ridotto di persone che vanno assolutamente isolate- intervenne Francesco Antonio.

- Si chiamano diversi ma appartengono tutti alla stessa razza, la stessa razza umana – disse Luca.

- Anche il termine “razza” non mi piace- continuò Rachele- mi fa pensare ai cani…preferisco dire che facciamo parte tutti dello stesso mondo.

- Conquisteremo il mondo, urlano alcuni- si accalorò Luca- Ma ‘ndo vanno!!!

Nei giorni successivi i ragazzi della VA cercarono di far sentire Gil a casa sua.

Con l’aiuto della maestra ed il consenso della Preside dipinsero le pareti dell’aula dei colori dell’arcobaleno. Questo faceva sentire i ragazzi molto felici. Fecero una gran festa e ognuno di loro si truccò la faccia di colori diversi; fecero anche delle foto che attaccarono in classe. Invitavano spesso Gil a casa loro e lo aiutavano a fare i compiti perché il ragazzo non parlava ancora bene l’italiano.

Aiutare questo nuovo amico li faceva sentire felici!! Gil raccontò agli amici delle cose incredibili sul suo paese. Era un posto dove regnava una grande libertà: non c’erano imposizioni e ingiustizie. La legge era davvero uguale per tutti. Non c’erano furti e reati di nessun tipo perché c’era un grande rispetto per gli altri. Gli abitanti avevano la pelle di tutti i colori dell’arcobaleno e non c’erano discriminazioni razziali. Quasi tutti i ragazzi ritenevano che quello fosse un mondo bellissimo e avevano una gran voglia di visitarlo.

- Magari quando ci andiamo ci dipingiamo del nostro colore preferito!- disse Rachele.

- Dovremmo imparare da loro- disse Giorgio.

- Il mio amico Giorgio ha ragione-intervenne Gabriele- purtroppo qui da noi spesso non si rispettano le regole.

- Vogliamo chiedere alla Preside di organizzare un viaggio nel paese di Gil?- propose la maestra.

A questo punto entrò lo scrittore Dario Amadei che si dimostrò subito molto interessato e cominciò a fare delle domande.

- Pensate che conoscere un ragazzo così possa insegnarci qualcosa?- chiese alla classe.

- Certamente!-disse Krizia- Il padre di Gil che vuole portare la pace nel mondo è assolutamente un esempio da seguire.

- In quel paese- disse Camilla- le persone sono molto aperte al dialogo: è una cosa che da noi spesso manca.

- Dobbiamo imparare da lui a non giudicare le persone per il loro aspetto fisico ma per quello che sono - disse Krizia.

Dario iniziò la lezione e vide che Gil era molto preparato ed inoltre sembrava davvero a suo agio nella sua classe: evidentemente i compagni lo avevano aiutato ad inserirsi.

- Ma cosa si fa nel tuo paese per l’ambiente?- chiese Rachele.

- Noi amiamo molto la natura - disse Gil - il nostro mondo è un mondo verde e incontaminato e non ci sogneremmo mai di distruggerlo come purtroppo spesso fate voi. Da noi ogni abitante ha il suo orto dove coltiva quello che vuole, senza usare pesticidi e altre sostanze chimiche che avvelenano l’ambiente. Cerchiamo di usare il più possibile la bicicletta anche per percorrere grandi distanze. Quando abbattiamo un albero subito ne piantiamo un numero maggiore. Amiamo molto gli animali e non ci sogneremmo mai di abbandonare un animale ferito al suo destino. Molti di noi sono vegetariani. Le nostre industrie sono costruite con criteri con criteri assolutamente non inquinanti. Consideriamo l’acqua un bene più prezioso dell’oro e non la sprechiamo come spesso fate voi. Sfruttiamo in tutti i modi le fonti di energia alternative: abbiamo centrali idroelettriche, eoliche, termoelettriche. Inoltre nelle nostre case produciamo calore con un sistema di pannelli solari.

I ragazzi della VA erano davvero contenti di aver conosciuto Gil Verdicchio per diversi motivi. Quel ragazzo era una persona davvero incredibile, talmente incredibile da non sembrare nemmeno vero. Aveva fatto capire loro che è importante rispettare gli altri e la natura. Non bisogna giudicare un persona in base alla prima impressione ma solo dopo averla conosciuta a fondo.

Gil era un ragazzo molto simpatico e solare che andava d’accordo con tutti e riusciva a comunicare le sue emozioni.

Era un vero amico ed era di esempio per tutti.

Un giorno però Gil Verdicchio arrivò a scuola molto triste. Si sforzava di sorridere ma non ci riusciva. Gli amici gli chiesero perché era così afflitto.

- La missione di mio padre è terminata- disse con gli occhi lucidi - tra due giorni dovrò tornare nel mio paese e probabilmente non ci rivedremo più

I compagni gli dissero che non c’era problema perché la Preside aveva organizzato una gita nel suo paese.

Il padre e la madre di Gil invitarono a casa loro tutta la classe per una festa a sorpresa. Il ragazzo quando tornò dopo la lezione di nuoto trovò tutto buio: accese la luce e fu travolto dall’abbraccio degli amici.

Si commosse tantissimo e sicuramente non avrebbe mai dimenticato quella festa. Non si poteva immaginare un addio più bello.

Sono passati molti anni da allora e i ragazzi ormai diventati adulti ricordano ancora il periodo bellissimo trascorso con Gil e i suoi insegnamenti.

 

(Classe VA Scuola primaria Tntoretto anno scolastico 2009 - 2010)